Vigneti e Cantina Donnafugata sull’isola di Pantelleria
Dalle vinacce del Ben Ryé; aromaticità intensa. Da pregiate uve Zibibbo utilizzate per la produzione del Ben Ryé sull’isola di Pantelleria. Distillato dai riflessi dorati, con caratteristica nota agrumata che si apre in mille sfaccettature di frutta fresca e candita (cedro, pesca, albicocca e frutta esotica) che si fondono con un delicato profumo di vaniglia.
A tavola
Perfetto come fine pasto, da sposare a frutta e pasticceria secca; da provare, a piccolissimi sorsi, con formaggi stagionati e piccanti. Ottimo a 12-16°C°
Innamorata della natura estrema di Pantelleria, isola vulcanica fra la Sicilia e l’Africa, Donnafugata giunge qui, nel 1989, per sviluppare un progetto innovativo di qualità e viticoltura eroica.
Oggi Donnafugata può contare su 68 ettari di vigneti dislocati in 14 contrade, diverse per suolo, altitudine (da 20 m a 400 m s.l.m.), esposizione, microclima ed età delle piante (anche superiore ai 100 anni). Inoltre nella cantina di contrada Khamma, un piccolo gioiello di architettura sostenibile perfettamente inserito in un anfiteatro naturale terrazzato, le singole partite di uva vengono lavorate separatamente, fino all’assemblaggio finale, rispettando e valorizzando la pluralità dei contesti viticoli.
Il vitigno dell’isola è lo Zibibbo (Moscato d’Alessandria), principe fra le varietà aromatiche. La vigna è coltivata ad alberello “pantesco” molto basso, su terrazze di piccole dimensioni, delimitate da muretti a secco in pietra lavica (Patrimonio dell’Umanità UNESCO) che contribuiscono a prevenire l’erosione del suolo, tutelando il paesaggio e la biodiversità. Un contesto che richiede un impiego molto elevato di manodopera, circa tre volte il fabbisogno medio di un vigneto orientato alla qualità, senza contare il mantenimento dei circa 40 km di muretti a secco.
Sicilia Doc Zibibbo Lighea 2019 si presenta di colore giallo paglierino brillante con riflessi verdognoli. Al naso offre un bouquet ricco e fragrante dove alle classiche note di zagara si uniscono sentori agrumati (cedro e bergamotto) e di frutta esotica (litchi). In bocca ritornano le note fruttate e floreali accompagnati da una spiccata freschezza, con buona persistenza ed un piacevole finale minerale.
Zibibbo (Moscato di Alessandria)
Varietà aromatica originaria del Nord Africa, successivamente diffuso nel bacino del Mediterraneo. Oggetto di intensa coltivazione nei territori conquistati dagli arabi come uva da tavola e da essiccare.
Il nome Zibibbo ricorda l’arabo “Zabīb” che significa uva secca. Centinaia di anni fa questo vitigno è stato portato a Pantelleria dagli Arabi. Nel clima caldo, siccitoso e ventoso di quest’isola di origine vulcanica, lo Zibibbo, allevato ad alberello, trova le condizioni ideali per concentrare un patrimonio di zuccheri e sviluppare un insieme di note olfattive che non hanno eguali. Viene utilizzato per produrre vini secchi aromatici e vini dolci di grande equilibrio, come il Passito di Pantelleria.
Innamorata della natura estrema di Pantelleria, isola vulcanica fra la Sicilia e l’Africa, Donnafugata giunge qui, nel 1989, per sviluppare un progetto innovativo di qualità e viticoltura eroica.
Oggi Donnafugata può contare su 68 ettari di vigneti dislocati in 14 contrade, diverse per suolo, altitudine (da 20 m a 400 m s.l.m.), esposizione, microclima ed età delle piante (anche superiore ai 100 anni). Inoltre nella cantina di contrada Khamma, un piccolo gioiello di architettura sostenibile perfettamente inserito in un anfiteatro naturale terrazzato, le singole partite di uva vengono lavorate separatamente, fino all’assemblaggio finale, rispettando e valorizzando la pluralità dei contesti viticoli.
Il vitigno dell’isola è lo Zibibbo (Moscato d’Alessandria), principe fra le varietà aromatiche. La vigna è coltivata ad alberello “pantesco” molto basso, su terrazze di piccole dimensioni, delimitate da muretti a secco in pietra lavica (Patrimonio dell’Umanità UNESCO) che contribuiscono a prevenire l’erosione del suolo, tutelando il paesaggio e la biodiversità. Un contesto che richiede un impiego molto elevato di manodopera, circa tre volte il fabbisogno medio di un vigneto orientato alla qualità, senza contare il mantenimento dei circa 40 km di muretti a secco.
A tavola
Da provare con crudo di pesce, fritture e insalate gourmet. Lo consigliamo abbinato a tutto il pesce azzurro. Ottimo a 9 – 11 °C°
Moscato di Pantelleria DOC Kabir 2018, dal colore giallo paglierino brillante, si caratterizza per un bouquet complesso di frutta tropicale (frutta della passione), sentori floreali di zagara e delicate nuances salmastre. In bocca riecheggiano le note fruttate e dolci, perfettamente bilanciate dalla fresca vena minerale. Buona persistenza con finale speziato di pepe rosa e noce moscata.
Zibibbo (Moscato di Alessandria)
Varietà aromatica originaria del Nord Africa, successivamente diffuso nel bacino del Mediterraneo. Oggetto di intensa coltivazione nei territori conquistati dagli arabi come uva da tavola e da essiccare.
Il nome Zibibbo ricorda l’arabo “Zabīb” che significa uva secca. Centinaia di anni fa questo vitigno è stato portato a Pantelleria dagli Arabi. Nel clima caldo, siccitoso e ventoso di quest’isola di origine vulcanica, lo Zibibbo, allevato ad alberello, trova le condizioni ideali per concentrare un patrimonio di zuccheri e sviluppare un insieme di note olfattive che non hanno eguali. Viene utilizzato per produrre vini secchi aromatici e vini dolci di grande equilibrio, come il Passito di Pantelleria.
Innamorata della natura estrema di Pantelleria, isola vulcanica fra la Sicilia e l’Africa, Donnafugata giunge qui, nel 1989, per sviluppare un progetto innovativo di qualità e viticoltura eroica.
Oggi Donnafugata può contare su 68 ettari di vigneti dislocati in 14 contrade, diverse per suolo, altitudine (da 20 m a 400 m s.l.m.), esposizione, microclima ed età delle piante (anche superiore ai 100 anni). Inoltre nella cantina di contrada Khamma, un piccolo gioiello di architettura sostenibile perfettamente inserito in un anfiteatro naturale terrazzato, le singole partite di uva vengono lavorate separatamente, fino all’assemblaggio finale, rispettando e valorizzando la pluralità dei contesti viticoli.
Il vitigno dell’isola è lo Zibibbo (Moscato d’Alessandria), principe fra le varietà aromatiche. La vigna è coltivata ad alberello “pantesco” molto basso, su terrazze di piccole dimensioni, delimitate da muretti a secco in pietra lavica (Patrimonio dell’Umanità UNESCO) che contribuiscono a prevenire l’erosione del suolo, tutelando il paesaggio e la biodiversità. Un contesto che richiede un impiego molto elevato di manodopera, circa tre volte il fabbisogno medio di un vigneto orientato alla qualità, senza contare il mantenimento dei circa 40 km di muretti a secco.
Amato, stimato e apprezzato dalla critica sia italiana che internazionale.
Winescritic.com: 93 punti
I migliori vini italiani, Luca Maroni: 97 punti
Vini Buoni d’Italia: 4 Stelle
Mondial des vines extremes cervim: Gold Medal
James Suckling.com: 93 punti
Altre sfiziose ricette da abbinare al Moscato di Pantelleria DOC Kabir 2018
Davide Scalora, Sikanfood