Cerasuolo di Vittoria DOCG Vanto di Sicilia. Da sempre in Sicilia si è coltivata la vite e nel tempo si è affinata la vitivinicultura, specialmente nel sud-est dell’isola. La storia, la tradizione, il lavoro instancabile, la passione, la professionalità e la sapienza hanno, da sempre, dalle nostre parti, prodotto vini di eccellenza, amati ed apprezzati da tutti, siciliani e stranieri. Le navi da commercio ormeggiavano presso i porti di Sicilia: inglesi, francesi, maltesi, per accaparrarsi il meglio che l’isola ha sempre saputo dare.
Grandi commercianti, ma soprattutto grandi intenditori, che hanno sempre avuto un certo ossequio verso la nostra terra, così generosa, così bella. Questa è storia di un tempo, che ha portato oggi una vasta area della Sicilia vitivinicola sud-orientale a fregiarsi della Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Stiamo parlando dell’Agro di Vittoria nella provincia di Ragusa e territori limitrofi, i quali producono il Cerasuolo di Vittoria DOCG ed il Cerasuolo di Vittoria DOCG Classico. Infatti secondo una normativa statale si è potuto distinguere una macrozona del Cerasuolo e una sotto-area per il Classico.
Il Cerasuolo di Vittoria è un blend di vitigni tipicamente autoctoni della Sicilia sud-orientale: il Nero d’Avola ed il Frappato in proporzioni indicate dalla normativa del Disciplinare, Legge firmata dal Presidente dello Stato. La zona più ampia comprende territori che vanno dalla provincia di Caltanissetta, di Ragusa e di Catania, mentre per il Classico la zona è delimitata esclusivamente all’Agro di Vittoria in provincia di Ragusa.
L’unica differenza tra le due varietà di Cerasuolo di Vittoria sta nel fatto che il Classico “riposa di più” in bottiglia. Mentre la versione “normale” affina in bottiglia per un massimo di 12 mesi, quella “Classica” arriva ad affinare in bottiglia anche per 24 mesi. Normalmente il Cerasuolo di Vittoria risulta predominato dalla sua componente di Nero d’Avola, più robusta e austera. Affinando di più, la versione Classico è caratterizzata da ricchi aromi fruttati, buona struttura, sorso morbido e suadente. Il frappato è un vitigno rosso molto particolare, che dona vini di grande finezza ed eleganza, con delicati aromi floreali e fruttati, corpo medio, tannini lievi e buona acidità. Il blend crea un connubio perfetto di grande armonia e complessità.
Il vino ha un colore rubino brillante. Il profilo aromatico è intenso con aromi fragranti di ciliegia, piccoli frutti di bosco e melograno. Al palato ha media struttura, con sorso dinamico, fresco e scorrevole. Il finale è piacevolmente sapido. È un vino rosso siciliano atipico, che spicca soprattutto per eleganza, freschezza e non per potenza e concentrazione.
Cerasuolo di Vittoria DOCG Vanto di Sicilia, indice degli argomenti
Vittoria Colonna de Cabrera, 1607
Questa del Cerasuolo è una storia che inizia nel 1607. Siamo in Sicilia sotto la dominazione spagnola. Il vicerè in Sicilia è un certo Marcantonio Colonna, il quale aveva una figlia di nome Vittoria di straordinaria bellezza. Vittoria Colonna de Cabrera iniziò la costruzione di una nuova città, per l’appunto Vittoria, oggi in provincia di Ragusa. Invitò dei coloni a popolare e coltivare quelle terre allora disabitate e per incentivarli promise loro di regalargli un ettaro di terra ma a condizioni che la coltivassero a vigneti. Non perché Vittoria fosse particolarmente amante del vino, ma dall’isola partivano navi cariche di vino verso Malta, e il commercio era florido.
Questo pezzo di storia per portarvi alle porte di Vittoria, la cittadina che da il nome all’unica DOCG (Origine Controllata e Garantita) siciliana, il Cerasuolo di Vittoria. Il Cerasuolo di Vittoria è un vino rosso ottenuto da uve Frappato e Nero D’Avola. In percentuali disciplinate dalla legge. Il vino che ne scaturisce è figlio di un equilibrio tra la potenza del Nero d’Avola e la morbidezza del Frappato. Il Cerasuolo viene prodotto in un’ampia area della provincia di Ragusa e in parte delle province di Caltanissetta e Catania. Non è di certo il 1600 l’anno in cui si comincia a coltivare i vitigni in questa zona: infatti numerosi documenti testimoniano che già nel III secolo a.C. la coltivazione delle vigne era pratica consolidata.
La vitivinicoltura si è sviluppata notevolmente nel corso dei secoli tanto che l’abate Paolo Balsamo, nel 1808 scriverà: “La campagna di Vittoria è di diecimila salme circa (230.000 Ha); è nella massima parte sabbiosa, calcarea; produce proporzionalmente poco di frumenti, orzi e legumi, molto olio, canape, carrube; e soprattutto vino il quale ha molto credito e si deve, a parer mio, riguardare come il migliore di quelli da pasto di tutta l’Isola….. non è composta quasi di altre viti che di grossonero, di calabrese (Nero d’Avola) ed incomparabilmente più da frappato…”.
La “Cerasuolo di Vittoria DOCG”
Il Cerasuolo di Vittoria è l’unico vino siciliano che si può fregiare del riconoscimento della Denominazione d’Origine Controllata e Garantita. E’ uno dei vini più celebri dell’isola con, alle spalle, una lunga storia. Nasce nelle terre della Sicilia sud Orientale in provincia di Ragusa, Caltanissetta e Catania. Un territorio da sempre molto vocato per la coltivazione della vite, fin dall’epoca della colonizzazione greca del III secolo a.C.
Una tradizione che non sì è mai interrotta nel corso del tempo e che ancora oggi rappresenta un’eccellenza dell’enologia italiana. Il territorio è caratterizzato da un clima caldo e mediterraneo, mitigato dalla brezza marina. I terreni sono piuttosto poveri, ricchi di sabbie e componenti calcaree. Le vigne sono inserite in un bellissimo contesto paesaggistico, ricco di ulivi e alberi di carrubo, che digrada dolcemente verso il mare.
Il Cerasuolo di Vittoria DOCG nasce dall’unione di due vitigni tipici del territorio della Sicilia Orientale, il Nero d’Avola e il Frappato. Il Nero d’Avola è il vitigno a bacca rossa più famoso e diffuso in Sicilia e nel territorio delle province di Ragusa, Caltanissetta e Catania si esprime con risultati di vera eccellenza. È caratterizzato da ricchi aromi fruttati, buona struttura, sorso morbido e suadente.
Uve di Frappato
Il Frappato è un vitigno rosso molto particolare, che dona vini di grande finezza ed eleganza, con delicati aromi floreali e fruttati, corpo medio, tannini lievi e buona acidità. Il blend crea un connubio perfetto di grande armonia e complessità. Il vino ha un colore rubino brillante. Il profilo aromatico è intenso con aromi fragranti di ciliegia, piccoli frutti di bosco e melograno. Al palato ha media struttura, con sorso dinamico, fresco e scorrevole. Il finale è piacevolmente sapido. È un vino rosso siciliano atipico, che spicca soprattutto per eleganza, freschezza e non per potenza e concentrazione.
Il vino Cerasuolo di Vittoria DOCG è una delle tipologie di vino previste dalla denominazione Cerasuolo di Vittoria DOCG, una DOCG della regione Sicilia. I disciplinari delle denominazioni DOCG prevedono al loro interno specifiche tipologie di vino, che si caratterizzano per la loro composizione ampelografica, ossia per i vitigni ammessi per la loro produzione, per le procedure di vinificazione e per le specifiche caratteristiche organolettiche del vino.
I vitigni che rientrano nella composizione del vino Cerasuolo di Vittoria DOCG sono Nero d’Avola 50-70%, Frappato 30-50%. Le caratteristiche organolettiche del Cerasuolo di Vittoria DOCG prevedono un colore Rosso rubino con riflessi violacei. Il profilo olfattivo del vino Cerasuolo di Vittoria DOCG è floreale, Fruttato e al palato risulta secco, di corpo, morbido, armonico.
La denominazione DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), nonostante sia stata creata con la legge 930/1963, è stata effettivamente utilizzata solamente nel 1980. Questo marchio è stato creato per garantire al consumatore la qualità e la provenienza d’origine dei vini in Italia, in particolare quelli di maggior pregio e provenienti da territori ben specifici, dove i viticoltori devono seguire un preciso disciplinare per ottenere un vino degno di ottenere la denominazione d’origine. Il marchio DOCG, può essere infatti apposto sull’etichetta del vino assieme a quello DOP (di origine Comunitaria), secondo la legge recentemente varata.
La DOCG del Cerasuolo di Vittoria
I vini possono essere riconosciuti a marchio DOCG solamente se corrispondono a certe caratteristiche: prima di tutto, deve trattarsi di vini già riconosciuti a marchio DOC, e devono provenire da zone di produzione DOC aventi questo marchio da almeno 10 anni. Inoltre, questi vini devono essere considerati di particolare pregio, per le loro caratteristiche e per la fama commerciale, ossia devono essere particolarmente conosciuti.
Come ultima caratteristica, i vini DOCG devono aver dimostrato negli ultimi due anni di essere rilevanti nella sostenibilità economica del territorio protetto, ossia il 51% di coloro che conducono vigneti devono averla rivendicata. In parole povere, i vini insigniti del marchio DOCG sono dei prodotti piuttosto ricercati, creati seguendo un Disciplinare molto attento e restrittivo, che serve a creare un prodotto di altissima qualità e naturalmente di origine strettamente controllata. Ciò che contraddistingue la denominazione DOCG dalle altre presenti in Italia, è che questa si riferisce a un territorio ben specifico di produzione del vino. Il Disciplinare del Cerasuolo di Vittoria DOCG e DOCG Classico è a tutti gli effetti una legge dello Stato, firmata dal Presidente della Repubblica.
Le Denominazioni europee dei vini
Si tratta del Cerasuolo di Vittoria che, con Decreto 13 settembre 2005, diventa DOCG nella duplice versione Cerasuolo di Vittoria e Cerasuolo di Vittoria “Classico”.
L’area del Cerasuolo di Vittoria, nelle due denominazioni DOCG e DOCG Classico, comprende cinque comuni in provincia di Ragusa, due in provincia di Caltanissetta e due in provincia di Catania. Ci troviamo, pertanto, nella zona sud orientale della Sicilia. Il disciplinare di produzione, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2005, prevede, altresì, che il vino debba essere ottenuto dalle uve provenienti dai vitigni composti nella seguente proporzione: Frappato non meno del 40%; Nero d’Avola fino ad un massimo del 60%. La resa massima di uva non deve essere superiore ai 100 quintali per ettaro, mentre la resa massima delle uve in vino non deve essere superiore al 65%.
Il “Cerasuolo di Vittoria DOCG” deve avere, infine, un titolo alcolometrico volumico totale minimo di 13% vol. (con acidità totale minima del 5 per mille ed estratto secco netto minimo pari al 24 per mille). Può essere immesso al consumo solo dopo un periodo di affinamento in bottiglia di almeno 3 mesi e, comunque, non prima del 1° giugno dell’anno successivo alla vendemmia mentre, per la tipologia “Classico”, il periodo di affinamento in bottiglia sale ad otto mesi e l’immissione al consumo non potrà avvenire prima del 31 marzo del secondo anno successivo alla vendemmia.
Le caratteristiche dei vini Cerasuolo di Vittoria DOCG e Cerasuolo di Vittoria Classico DOCG determinano il loro equilibrio gustativo. In particolare dal punto di vista organolettico presentano un colore tipico, dal rosso ciliegia al rosso violaceo, che con l’invecchiamento tende al granato. Un profumo dal floreale al fruttato per il Cerasuolo di Vittoria, che si connota decisamente di ciliegia nel Cerasuolo di Vittoria Classico. Entrambi offrono un sapore secco, pieno, morbido ed armonico. L’unica differenza fra le due denominazioni sta nel tempo di affinamento in bottiglia, che dura almeno tre mesi nella versione DOCG e 18-24 mesi in quella “Classica”.
50% Nero d’Avola, 50% Frappato. Affinamento in acciaio.
Le uve utilizzate per questo “Classico” provengono dai vitigni allevati nelle Contrade Bastonaca e Mortilla, le quali si trovano all’interno dell’area del Cerasuolo di Vittoria Classico DOCG. I suoli di questi terreni sono franco sabbiosi e di terra rossa e si trovano ad un’altitudine di 220 m slm.
L’Azienda vitivinicola Avide affonda le radici nell’antica tradizione vitivinicola siciliana. Una terra, la Sicilia, vocata da sempre alla coltivazione dell’uva ed alla produzione di vino di qualità. Risale al 1882 il primo atto di acquisto di un vigneto da parte di Francesco De Stefano antenato e fautore della coltivazione dell’uva da mosto a Vittoria, in provincia di Ragusa.
Da allora è passato molto tempo e le generazioni che si sono avvicendate hanno saputo apportare il loro contributo alla crescita e all’espansione dell’Azienda. E’ il 1981 che vede la nascita della Società di Famiglia “A.Vi.De.” (Azienda Vitivinicola Demostene) in onore della madre imprenditrice che dirige l’Azienda. L’azienda non perde occasione per stare al passo coi tempi. Nel 2014 si ha la prima annata in conversione Biologica per mantenere ad ogni costo la biodiversità nei vigneti.
Il vino con la rosa rossa: nel 1984 una ricerca statistica diede alla donna il compito di scegliere il miglior vino da tavola, la rosa era un l’omaggio della cantina Avide alla donna che sceglieva il Cerasuolo di Vittoria. La rosa rossa è il simbolo dell’eleganza, della morbidezza del Frappato sulla struttura profonda e piena del Nero d’Avola.
Versatile e poliedrico, amico e compagno di ogni pietanza, questo vino è adatto in tante occasioni ed in abbinamento a piatti sia di carne che di pesce, grazie a quel suo carattere poliedrico e riccamente prezioso. Il principe siciliano della tavola.
Lungo affinamento in botti di Rovere di piccolo formato. Vino strettamente legato al territorio, fin dalla prima vendemmia (prese il posto dell’Etichetta Oro, cerasuolo di vittoria DOCG), riprendeva con cura i tratti del Tardo-Barocco Ibleo, ogni vendemmia con una sua etichetta ed un particolare differente del risultato della ricostruzione del territorio dopo il terremoto del 1693. Un barocco più semplice, più raffinato ed equilibrato… ma pur sempre Barocco!
Cerasuolo di Vittoria ben strutturato, colore rosso ciliegia matura con riflessi dal violaceo al granato. Profumi complessi e terrosi di frutti rossi, leggere speziature che aumentano in base all’invecchiamento. Un vino moderno che si fonde con la sua tradizione: Fresco ed estremamente elegante.
Nel “Barocco” si uniscono il Nero d’Avola con una percentuale del 70% ed il Frappato per il restante 30%. I vitigni da cui provengono le sue uve sono allevati a Bastonaca nell’area del Cerasuolo di Vittoria Classico, su terreni franco sabbiosi e di terra rossa, ad un’altitudine di 220 m slm. Affina in bottiglia per 12 mesi.
Una terra, la Sicilia, vocata da sempre alla coltivazione dell’uva ed alla produzione di vino di qualità. Risale al 1882 il primo atto di acquisto di un vigneto da parte di Francesco De Stefano antenato e fautore della coltivazione dell’uva da mosto a Vittoria, in provincia di Ragusa.
Da allora è passato molto tempo e le generazioni che si sono avvicendate hanno saputo apportare il loro contributo alla crescita e all’espansione dell’Azienda. E’ il 1981 che vede la nascita della Società di Famiglia “A.Vi.De.” (Azienda Vitivinicola Demostene). L’azienda non perde occasione per stare al passo coi tempi. Nel 2014 si ha la prima annata in conversione Biologica per mantenere ad ogni costo la biodiversità nei vigneti. E la storia continua…
L’azienda, fondata a Riesi, in provincia di Caltanissetta, nel 1936 dal nonno materno, oggi si estende per circa duecento ettari, per un terzo coltivata a vigneto con le varietà di nero d’Avola, syrah, cabernet sauvignon, catarratto e insolia, vitigni di riferimento per l’enologia siciliana e non solo. La Patrì opera in Regime di Agricoltura Biologica.
E’ un progetto armonico che parte dalla cura puntigliosa delle lavorazioni alla scelta dei grappoli migliori fino alla cantina, dove ha inizio un meticoloso controllo di tutte le fasi che giungono al prodotto finito attraverso gli accorgimenti più moderni per la vinificazione, sotto la supervisione degli enologi Bambina e Centonze, che con sapiente creatività hanno saputo coniugare la conoscenza dei nostri vitigni con le tecniche di fermentazione più innovative.
L’azienda Patrì, che da quasi ottant’anni fa impresa con tenacia e spirito d’iniziativa, crede che il razionale utilizzo delle risorse di un territorio tra i migliori al mondo per la coltura della vite possa portare alla produzione di uve di pregio e alla nascita di grandi vini.
Il clima propizio, l’interessante e variegato patrimonio di vitigni, il valore elevato delle loro caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche rappresentano una grande opportunità per ampliare gli orizzonti e competere ai massimi livelli. Nulla è lasciato al caso. Anche l’ambiente viene considerato un importante fattore produttivo, al punto che l’azienda ha scelto il fotovoltaico per la produzione di energia da utilizzare in cantina e nell’estrazione di acqua dal sottosuolo.
Cerasuolo di Vittoria Patrì è frutto di un uvaggio costituito dal 55% di Nero d’Avolae dal 45% di Frappato. La zona di produzione si trova nella Sicilia centro-meridionale, nel territorio del Comune di Butera in provincia d Caltanissetta, Contrada Punturo ai limiti della DOCG del Cerasuolo di Vittoria.
Il vino si presenta nel bicchiere limpido con un bel colore rosso rubino. Emergono nitide le caratteristiche note di frutta rossa arricchite da sottili e piacevoli sentori di spezie che conferiscono complessità al quadro olfattivo. E’ un vino caldo e strutturato, potente ma con tannini docili e dolci. In bocca è ampio e piacevole, giustamente sapido con una lunga persistenza finale.
Il Cerasuolo di Vittoria è ad oggi l’unica DOCG di Sicilia. Vino di notevole personalità ottenuto dalla vinificazione in rosso delle uve Frappato e Nero d’Avola. Profumo molto intenso e persistente che ricorda il melograno maturo, è di colore rosso ciliegia carico, in bocca si presenta caldo e di buon corpo.
Il Cerasuolo di Vittoria DOCG firmato Giambattista Valli, prodotto nei Feudi del Pisciotto per la Maison Castellare di Castellina, viene prodotto nell’Agro del Comune di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, all’interno dell’area DOCG del Cerasuolo di Vittoria.
Le varietà di uve Nero d’Avola(60%) derivano da vigneti che crescono su terreni di medio impasto, ricchi di scheletro, ad un’altitudine di 100m slm. La loro vinificazione avviene in acciaio e l’affinamento in barriques dura per 10 mesi, mentre l’affinamento in bottiglia dura 12 mesi.
Una collezione di vini firmati dai grandi stilisti italiani. Valentino, Missoni, Alberta Ferretti, Giambattista Valli, Marengo, Versace. Una Collezione molto speciale: ottimi vini siciliani dell’azienda Feudi del Pisciotto.
Dopo i successi della storica cantina Castellare di Castellina nel cuore del Chianti Classico e la cantina internazionale Rocca di Frassinello nella Maremma Toscana, la passione per il vino di Paolo Panerai, produttore di Domini di Castellare di Castellina, ha incontrato la terra che gli antichi chiamavano Enotria, la Sicilia.
Come tutti gli altri vini della Maison di Paolo Panerai, anche questo Cerasuolo ha riscosso successi, sia a livello nazionale che internazionale, con rating che dimostrano l’apprezzamento della critica, il quale può spingere sempre più un vasto pubblico ad apprezzare un gran bel vino della terra di Sicilia, prodotto secondo crismi tradizionali che si sono fusi con i più modermi metodi di produzione vitivinicola.
E’ l’unico vino siciliano che può fregiarsi dell’appellazione «DOCG». Un vino che esprime fortemente il territorio d’origine, attraverso una perfetta sinergia tra la forza la struttura e la fruttuosità del Nero d’Avola con l’eleganza, la delicatezza e la florealità del Frappato. E’ formato per il 60% di Nero d’Avola e per il 40% di Frappato. Viene prodotto a Caltagirone nell’area del Cerasuolo di Vittoria DOCG ed affina 4 mesi in inox e 4 mesi in bottiglia.
I vini di Judeka sono espressione di territorialità, rispetto per l’ambiente e per il consumatore. Questa filosofia ha permesso di realizzare, attraverso la ricerca e l’innovazione vini di qualità rappresentativi del territorio. Judeka segue i principi della coltivazione biologica, le uve vengono vendemmiate a mano, così facendo si mantiene integro il carattere del frutto conservando le peculiarità dei vitigni autoctoni. La cantina è circondata da 45 ettari di argilla e sabbia, terreni che conferiscono alle uve particolare eleganza e intensità nei profumi. “Siamo biologici nel DNA. I vini Judeka sono il frutto di un’enologia attenta che rispetta il consumatore. Tutti gli interventi mirano a garantire unicità, autenticità e genuinità”. sostiene Valentina Nicodemo.
La posizione dei vigneti è strategica: a Sud c’è un fiume, e una gola naturale favorisce la ventilazione proveniente dal Mediterraneo. Il vento, che giunge anche dai monti Iblei, spazzola le vigne e fa sì che i vitigni non vengano attaccati da parassiti e insetti. I primi vitigni impiantati sono stati scelti seguendo la vocazione territoriale: Frappato unito a Nero d’Avola, vitigno madre della Sicilia. Il blend, cioè l’assemblaggio tra i due vitigni, genera il Cerasuolo di Vittoria unica DOCG della Sicilia.
Dentro un calice di vino Judeka si trovano colori come il rosso rubino, il rosa intenso o il giallo dorato, e altre sfumature intense. Si percepiscono sentori freschi e fragranti di frutta come fragola, ciliegia, prugna, albicocche mature oppure di cioccolato e pepe nero. Ed infine, si apprezzano eleganti note di fiori del Mediterraneo come la zagara, il gelsomino e le ginestre. “Controlliamo per intero la filiera, dalla vigna all’imbottigliamento. Inoltre tutte le componenti: tappi, bottiglie, etichette, scatole, sono di produzione italiana ”, precisa con orgoglio Cesare Nicodemo. Le etichette e le bottiglie raccontano l’Isola, sia come tinte sia per i decori, con la vivacità dei carretti siciliani e delle ceramiche tradizionali di Caltagirone.
Floramundi appartiene alla Collezione “Dagli angoli nascosti della Sicilia” della cantina Donnafugata. E’ un Cerasuolo di Vittoria raffinato, dall’anima floreale. Le uve Nero d’Avola e Frappato provengono dai territori limitrofi di Acate, all’interno della zona del Cerasuolo di Vittoria DOCG nella Sicilia Sud-orientale. I terreni dove crescono i vitigni si trovano ad un’altitudine di 120-150 m slm. Sono terreni in lieve pendenza con suoli tendenti al sabbioso inframezzati da un substrato di tufi calcarei e suoli di medio impasto tendenti all’argilloso.
La fermentazione malolattica svolta, segue l’affinamento per circa 8 mesi in vasca e poi in bottiglia per almeno 7 mesi. Fruttato, con delicate note floreali e speziate; freschezza e morbidezza lo rendono piacevolissimo; servito fresco, è un insolito rosso da apprezzare anche sul pesce. Floramundi 2017 esprime l’armonico equilibrio che può raggiungere il Cerasuolo di Vittoria.
Dal colore rubino intenso con brillanti riflessi violacei, Floramundi 2017 offre intensi aromi fruttati tra i quali spiccano le note di amarena e prugna; il bouquet si apre a delicate nuances floreali e caratteristiche note speziate di pepe nero. All’assaggio è sorretto da freschezza e morbidezza che lo rendono succoso e di piacevolissima beva. Il tannino è fine e ben integrato. Il Floramundi 2017 esprime l’armonico equilibrio che può raggiungere il Cerasuolo di Vittoria.
Il Floramundi di Donnafugata ha conquistato i cuori degli intenditori, infatti risulta multipremiato ed apprezzato non solo dai critici ma anche da un vasto e moderno pubblico di Wine Lovers, i quali, con la loro passione per la bevanda, arricchiscono la propria cantina con vini importanti e di lunga longevità. A tavola accompagna elegantemente primi saporiti, grigliate di carne, pesci importanti al forno.
Il Cerasuolo di Vittoria DOCG va servito a una temperatura di 16/18° C, in estate può essere gustato anche leggermente più fresco a 14/16 °C. È un vino molto versatile, si abbina molto bene con spiedini e involtini di carne, carni bianche arrosto, tonno, ricciola e pesci importanti cucinati al forno.
Donnafugata consiglia: primi saporiti, grigliate di carne, pesci importanti al forno. Da provare con dumpling di carne e pulled pork. Judeka consiglia: piatti a base di sughi di pesce, tonno e formaggi. Feudi del Pisciotto consigliadi abbinarlo in modo eccellente con arrosti di carni bianche e rosse, brasati di manzo, selvaggina minuta allo spiedo e formaggi piccanti stagionati. Patrì suggerisce: Vino versatile, buono anche servito fresco come aperitivo, soprattutto d’estate, s’abbina al meglio con carni bianche e rosse o con verdure grigliate. Provatelo su delle scaloppine alla pizzaiola. O su un couscous di verdure.
Il Cerasuolo di Vittoria Classico essendo un rosso leggero e fragrante, si accosta con disinvoltura ai primi più semplici e gustosi: è ottimo con la pizza alla marinara ad esempio. Si presta anche all’accostamento con antipasti e salumi e a preparazioni di pesce con condimento leggermente aromatico. Intrigante infine l’abbinamento “autunnale” con le castagne arrostite alla brace. Temperatura di servizio consigliata fra i 14 e i 16 gradi.
Davide Scalora, Curatore dell’Enoteca e del Blog “Vini e Dintorni” dello store Sikanfood
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