Agrumi di Sicilia: i deliziosi e preziosi frutti invernali su Sikanfood
Il quartier generale di Sikanfood si trova a Floridia, una ridente e laboriosa cittadina a pochi chilometri da Siracusa. Ci troviamo al 42° parallelo sud dell’emisfero Boreale, in pieno clima mediterraneo. Siamo letteralmente circondati ed immersi in rigogliosi giardini di agrumi. La gran parte della nostra economia si basa sulla coltivazione di agrumi. Infatti questa coltura ha trovato nel nostro territorio le migliori condizioni pedoclimatiche per essere allevata.
Gli agrumi dei nostri territori posseggono molte virtù grazie alla posizione geografica, e le nostre genti sono vocate alla coltivazione di rigogliosi agrumeti in quanto, con passione e duro lavoro, si possono offrire ai mercati frutti di elevata qualità. La causa di ciò, è bene dirlo, è il sole e le elevate temperature del nostro clima.
Infatti le sostanze organolettiche dei nostri agrumi sono il frutto dell’esposizione ad un sole caldissimo e alle forti escursioni termiche tra giorno e notte. I frutti per proteggersi dal sole e dalle alte temperature sviluppano tutta una serie di sostanze naturali che li rendono dolcissimi e ricchi di sostanze benefiche per una dieta sana, equilibrata e naturale. Su un sito di e-commerce come Sikanfood non potevano mancare questi gioielli della nostra agricoltura. Ed è un grande piacere per noi offrire ai nostri ospiti frutti così deliziosi e ricchi di moltissime proprietà benefiche per la nostra dieta e la nostra salute.
“Le arance sono un frutto invernale, tra i più amati dagli italiani, insieme alle banane e alle mele” – così afferma la Coldiretti in uno studio del 2015. L’arancia, infatti, è amata per i suoi nutrienti, è considerata un frutto ipocalorico, ricco di Vitamina C, Flavanoni e Carotenoidi, grandi alleati antiossidanti. Comoda da sbucciare e con grandi capacità sazianti e dissetanti. I maggiori produttori di arance in Italia, secondo l’Istat, sono la Sicilia con una produzione totale di 10.255.700 quintali, solo la Sicilia, infatti, copre il 52,6% della produzione italiana. Seguita dalla Calabria con 3.335.315 quintali ed infine dalla Sardegna con una produzione totale di 1.045.582 quintali. In particolare, le province siciliane che producono più arance sono: Catania, Siracusa ed Agrigento.
Sembra un difetto, una malformazione, invece la varietà del citrus sinensis o arancia navelina nasconde al suo interno un’altra piccola arancia quasi fosse una gemella, situata al polo opposto rispetto al picciolo, non presenta semi al suo interno e nasce addirittura da fiori sterili. Racchiude diverse proprietà benefiche: come quella di abbondare in contenuto di vitamina C, vitamina A, B1, B2, sali minerali e zuccheri, contiene alte qualità antiossidanti, disintossicanti, diuretiche e anche digestive, antiemorragiche e di protezione dei vasi sanguigni.
Una spremuta di arance Navel è dunque ottima non solo contro malanni, influenze e bronchiti di stagione, ma aiuta anche contro patologie come dai dolori reumatici. Ottima per una spremuta super energetica, o per una salutare insalata di agrumi, l’arancia ombelicata navel grazie alle sue particolari qualità organolettiche è ricercata come ingrediente per aperitivi e antipasti, per primi e secondi piatti e per dolci e dessert.
L’ Arancia Bionda Navel di Siracusa IGP, preziosa varietà di arance, è disponibile stagionalmente a partire da novembre.
Giardino siciliano di Arance
Osservando il nostro territorio è impossibile non notare le grandi distese coltivate di alberi da frutto, in particolare quelli dei colorati e profumati agrumi. Ma ci è mai capitato di soffermarci a pensare che il nostro cibo sia stato scoperto o meglio ancora inventato da qualcuno? Bene! è allora il caso di parlare della storia dell’arancia Navel.
Guardando questo agrume è facile notare una piccola peculiarità, una piccola escrescenza che sembra quasi una malformazione, come se si trattasse di una gemella intrappolata al suo interno, è proprio questa caratteristica a distinguerla dalle altre varietà. Il lungo viaggio delle arance Navel comincia in Brasile nei primi anni dell’800 su un albero di arance amare che produce frutti non commestibili, quando, tramite una spontanea mutazione genetica,( evento non raro in natura), un ramo rinvigorisce di germogli e di grandi e succosissimi frutti privi di semi.
Un viaggiatore che si innamorò del gusto di questo agrume, portò con sé fino in California un germoglio che innesterà su di un altro albero di arance, la “magnolia street” e che, per riproduzione, farà crescere un rigoglioso fusto pieno di quelle che chiameremo arance Navel. Dalla California comincia il restante viaggio di questo albero da frutto, che con successo approderà anche nel nostro territorio deliziandoci con il suo indistinguibile sapore zuccherino!
Le arance della varietà Navel o Navelina posseggono numerosissime qualità utili e fondamentali al nostro organismo, eccone qui alcune:
–La vitamina A: fondamentale per lo sviluppo delle ossa, per mantenere sana la nostra pelle in particolar modo per la cura dell’acne e per la protezione dalle infezioni;
–La vitamina B1: utili per il rinvigorimento dei muscoli;
–La vitamina B2: è un efficace anti infiammatorio e allevia i bruciori di stomaco;
–La vitamina C: nota per rinforzare le difese immunitarie ed è un potente antiossidante.
Sanguinello, l’ultima delle arance a maturare La varietà Sanguinello è presente da lungo tempo nelle aree arancicole delle province di Catania e Siracusa. Insieme al Sanguinello moscato, è la più importante cultivar italiana di media stagione: infatti la maturazione inizia in febbraio ma il grosso della raccolta avviene tra marzo e aprile. I frutti sono di calibro medio con forma oblunga o sferica; la buccia è di colore arancio intenso con sfumature rosse. La polpa, senza semi o quasi, è di colore arancio con numerose screziature sanguigne, molto succosa e di sapore eccellente.
Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia
Il Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia garantisce la qualità delle Arance Rosse di Sicilia, coltivate nelle provincie di Catania e Siracusa.
Il Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP ha la sua sede a Catania e ha l’obiettivo di tutelare, promuovere e valorizzare il “Tarocco”, “Moro” e “Sanguinello”, che, con le varie cultivar, sono le varietà di arancia rossa previste dal disciplinare di produzione.
Oggi un prodotto certificato a garanzia della qualità e della tracciabilità è sempre più richiesto dal consumatore, dai canali Horeca dalla GDO e dalle Aziende di trasformazione. La scommessa sui mercati italiani ed europei, per contrastare con successo la presenza di prodotti non certificati provenienti da Paesi terzi, può essere vinta solo con la certificazione e con la qualità riconosciute attraverso il marchio IGP.
Il Consorzio è impegnato oggi più che mai con le attività di Tutela e Vigilanza, di promozione e marketing diffuse per promuovere l’arancia rossa di Sicilia, crede fortemente che la nostra produzione possa rilanciare le prospettive di sviluppo del nostro territorio.
Agrumi di Sicilia: i deliziosi e preziosi frutti invernali e le loro benefiche proprietà organolettiche
Una spremuta d’arancia ha 50 mg di vitamina C che corrisponde a oltre l’80% della razione giornaliera raccomandata. La vitamina C, o acido ascorbico, appartiene al gruppo delle vitamine cosiddette idrosolubili, quelle cioè che non possono essere accumulate nell’organismo, ma devono essere regolarmente assunte attraverso l’alimentazione.
La vitamina C, o acido ascorbico, partecipa a molte reazioni metaboliche e alla biosintesi di aminoacidi, ormoni e collagene.
Grazie ai suoi forti poteri antiossidanti, la vitamina C innalza le barriere del sistema immunitario e aiuta l’organismo a prevenire il rischio di tumori, soprattutto allo stomaco, inibendo la sintesi di sostanze cancerogene. Il suo apporto, inoltre, è fondamentale per la neutralizzazione dei radicali liberi.
La vitamina C è contenuta soprattutto negli alimenti freschi: in alcuni tipi di frutta e verdura come le arance, le fragole, i mandarini, i kiwi, i limoni, gli spinaci, i broccoli, i pomodori e i peperoni. Per godere appieno dei benefici della vitamina C, questi alimenti devono essere conservati non più di 3-4 giorni e consumati crudi.
Per questo motivo Sikanfood garantisce la consegna di Agrumi freschi appena raccolti, secondo la loro stagionalità.
La pectina negli Agrumi di Sicilia
La pectina è un carboidrato indigeribile, aiuta l’assorbimento del colesterolo cattivo dal nostro organismo. La pectina è un carboidrato indigeribile, un polisaccaride di struttura contenuto nelle pareti cellulari dei tessuti vegetali. Formata principalmente da una catena lineare di monomeri di acido galatturonico, tenuti insieme da legami di tipo α-(1-4), la pectina è a tutti gli effetti una fibra solubile. I più la conoscono per il suo impiego nella preparazione di marmellate e gelatine di frutta, ma è dotata anche di interessantissime virtù dietetiche.
Ogni giorno, ingeriamo qualche grammo di pectina (2-6 grammi in relazione alle abitudini alimentari), ricavandola da frutta e verdura, in particolare da mele, prugne, agrumi, mele cotogne ed uva spina; la fonte più ricca in assoluto è la pellicina bianca – detta albedo – che rimane attorno ai frutti degli agrumi dopo aver allontanato la buccia. Ecco spiegato come mai i nutrizionisti danno una netta preferenza al frutto intero rispetto alle spremute ed ai succhi di frutta, particolarmente ricchi di zuccheri e poveri di fibra.
Le antocianine negli Agrumi di Sicilia
Queste sostanze sono state riconosciute essere dei potenti antiossidanti, sono in grado di apportare numerosi benefici all’organismo. Le proprietà benefiche delle antocianine sono note da secoli. La dieta dell’Uomo è sempre stata ricca di alimenti in cui si concentravano queste molecole; rimedi fitoterapici a base di estratti contenenti antocianine sono presenti nella medicina cinese, indiana ed europea da secoli.
Nella medicina tradizionale le antocianine erano e sono tutt’oggi impiegate per curare febbre, disturbi epatici, ipertensione arteriosa, dissenteria, diarrea, infezioni, raffreddori.Utili sembrano essere per migliorare la funzione visiva; un loro ruolo positivo è stato dimostrato nel ridurre la permeabilità e fragilità capillare a tutto vantaggio della circolazione sanguigna; agiscono anche nel prevenire la formazione di placche aterosclerotiche dovuta ad alti livelli di colesterolo e nella riduzione dell’aggregazione piastrinica.
Sono state dimostrate le proprietà antiossidanti di tali molecola e nel ridurre i danni al DNA, capacità che li inserisce nel campo delle molecole utili per prevenire forme tumorali e per l’azione antiaging. Inoltre, possono stimolare la produzione di citokine e quindi la risposta immunitaria.Come per i flavonoidi, dei quali rappresentano un sottogruppo, l’azione antiossidante e quindi il loro ruolo nella prevenzione delle malattie degenerative, è data dalla capacità di disperdere l’eccesso di energia dei radicali liberi sulla loro molecola, impedendo che causino danni alle strutture cellulari. Poiché una vita stressata, una alimentazione squilibrata, fumo, alcol e inquinamento sono la prima causa di formazione di radicali liberi, ogni individuo dovrebbe incrementare la dose giornaliera di frutta e verdura ricca in antocianine.
I flavonoidi negli Agrumi di Sicilia
Con il termine flavonoidi si indica un importante insieme di pigmenti vegetali la cui struttura chimica è derivata da quella del flavone. Sono ampiamente presenti nel mondo vegetale e comprendono antociani, flavoni e altri pigmenti.
A cosa servono i flavonoidi? I flavonoidi rientrano nell’elenco del Ministero della Salute “Altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico”. Il Ministero della Salute precisa che la dose giornaliera massima consentita relativa all’assunzione dei flavonoidi come complesso è di 1 grammo (1000 mg) al giorno. Diverse sono le proprietà benefiche attribuite ai flavonoidi: alla luce degli studi finora effettuati si ritiene siano un’ottima fonte di sostanze antiossidanti e antinvecchiamento, capaci di contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi.
Sembrano inoltre essere in grado di intervenire positivamente sulla microcircolazione sanguigna e linfatica, favorendo la protezione dei piccoli vasi venosi. Concorrere al mantenimento in buona salute del fegato e alla protezione della pelle dall’azione nociva dei raggi ultravioletti. Essere capaci di rinforzare il sistema immunitario. Giocare un ruolo nella perdita di grasso viscerale e nel mantenimento di una buona forma fisica. Essere coinvolti nella prevenzione di diverse patologie soprattutto cardiovascolari, infiammatorie e neoplastiche.
I Carotenoidi negli Agrumi di Sicilia
I carotenoidi sono pigmenti vegetali di natura lipidica che si distinguono per il loro colorito vivo – rosso, arancione e giallo – e che hanno la funzione di agenti fotoprotettivi che proteggono il nostro organismo dalla luce in eccesso.
In natura ne esistono oltre 600 tipi, di cui 50 possono essere assunti in modo significativo con la dieta e vengono assorbiti a livello intestinale. Tra i più importanti ci sono il betacarotene, l’alfacarotene, il gammacarotene, il licopene, la zeaxantina e la luteina.
I carotenoidi possono avere attività vitaminica, e allora sono chiamati anche provitamina A, o possono assolvere a una funzione nutrizionale grazie alla loro forte capacità antiossidante.
Oltre a essere precursori della vitamina A (retinolo), che fornisce al nostro organismo capacità antiossidanti, i carotenoidi sono particolarmente protettivi in relazione a parecchie patologie, grazie alla loro capacità di neutralizzare i radicali liberi, molecole che possono, se non tenute sotto controllo, danneggiare la struttura delle nostre cellule.
Per questo i carotenoidi in genere riescono a rendere più forte il sistema immunitario del nostro corpo arrestando anche il progresso di malattie pre-cancerose che potrebbero interessare la zona orale e quella cervicale.
Si pensa che il Tarocco nasca da una mutazione gemmaria del comune Sanguinello scoperta in un agrumeto di Francofonte (Siracusa) alla fine dell’ottocento. La maturazione nei terreni in collina e meglio esposti inizia a metà di dicembre e termina, nelle aree tardive, verso metà maggio. I frutti sono di grosso calibro con forma sferica tendente all’ovoidale. Questa varietà si distingue inoltre per il cosiddetto collare o “muso”, più o meno prominente. Il colore della buccia è giallo-arancio, arrossato su metà della superficie. La polpa, priva di semi, è giallo arancio, con pigmentazioni rossastre più o meno intense a seconda del momento di raccolta, mediamente succosa e di sapore eccellente.
Sono una delle tre varietà di Arancia rossa di Sicilia IGP (indicazione geografica protetta), ma sicuramente la più apprezzate nelle tavole italiane: le Arance Tarocco sono prodotte nella parte orientale dell’isola siciliana e hanno caratteristiche inconfondibili.
Per risalire alle origini della varietà delle arance Tarocco dobbiamo tornare indietro all’inizio del Novecento: nel territorio di Francofonte (in provincia di Siracusa), in quegli anni nacque l’arancia tarocco, dalla mutazione di un’altra varietà di arancia rossa di Sicilia, quella del Sanguinello. Lo scopritore del tarocco fu un bravo e pratico agricoltore, il Sig. Gesualdo Denaro, che faceva anche il commerciante e l’esportatore. La denominazione delle arance tarocco, secondo la tradizione, deriva dalla spontanea esclamazione di un contadino a cui lo scopritore mostrava un bel campione di arance. Alla vista dei frutti, infatti, la leggenda racconta che il contadino esclamasse: un tarocco! Non a caso tale termine oggi è usato per indicare un oggetto o un fatto davvero eccezionale, un trionfo.
Le arance Tarocco hanno una forma obovata o golosa, con la base più o meno prominente (il cosiddetto “muso” lungo o corto). I colori di questa arancia siciliana sono particolari: mentre la buccia è color arancio con parti in rosso granato, la polpa è rosso intenso (che varia in relazione al periodo di raccolta). Il calibro delle arance tarocco è minimo 10, che vuol dire un diametro che oscilla tra i 60 e i 68 mm. Da un frutto di queste dimensioni e con queste caratteristiche si estrae almeno il 40% in succo: l’arancia Tarocco è molto apprezzata per l’elevato rapporto tra gradi brix e acidità che ne amplifica il sapore dolce. (Un grado Brix (simbolo °Bx) corrisponde a 1 parte di sostanza solida (peso secco) in 99 parti di soluzione. Per esempio una soluzione a 25°Bx contiene 25 grammi di sostanze solide in 75 grammi di liquido totale. Questo può significare, per esempio, 25 grammi di zucchero e 75 grammi di acqua).
La buona riuscita di un aranceto di Tarocco dipende molto dalle condizioni climatiche: in linea generale le zone a clima mite, come quelle in prossimità del mare, non sono le più adatte alla coltivazione delle arance rosse. Al contrario questi frutti richiedono zone interne dove si verificano sensibili escursioni termiche lungo il corso della maturazione. La coltivazione delle arance Tarocco inizia di solito nei mesi successivi all’estate. Questo porterà la maturazione dei frutti nell’intervallo decisamente molto ampio che va da inizio dicembre ad aprile.
Le arance Tarocco sono deliziose da mangiare a spicchi, appena sbucciate. Ma questa tipologia di arance sono l’ideale per la spremuta d’arancia: infatti, come detto, dalle arance tarocco si ricava fino al 40% di succo. Altro modo di mangiare le arance Tarocco è nella ricetta dell’insalata alla siciliana: deliziose arance tagliate a fettine e condite con pepe nero macinato, sale, poco olio, gocce di limone e qualche oliva. Infine per gli amanti dei dolci c’è la marmellata di arance, buonissima da spalmare sul pane o per farcire torte e crostate.
La Clementina o Citrus clementina è un agrume appartenente al gruppo degli ibridi fra mandarini e arance dolci, per questo motivo è anche comunemente conosciuta con il nome di Mandarancio. Le clementine cominciano a formarsi intorno alla metà di Ottobre per poi maturare durante i mesi invernali. La maturazione delle clementine infatti avviene tipicamente in autunno mentre la disponibilità del frutto prosegue fino a Febbraio. Fiorisce e fruttifica lentamente e irregolarmente, in quanto molto suscettibile agli sbalzi di temperatura e la raccolta avviene una volta l’anno. Si tratta di una varietà di mandaranci simile per il sapore dolce e succoso e che non eccede mai in acidità alle arance e ai mandarini per le sue dimensioni, infatti il frutto è ottenuto dall’incrocio dei due, più precisamente dalla pianta del mandarino incrociato con l’arancio amaro.
Le differenze principali si notano nel colore della polpa, decisamente più aranciato, e non è appiattito come i mandarini, ma rotondo. Come il mandarino, si sbuccia e si divide in spicchi con facilità. Il gusto è più simile all’arancia, con un perfetto equilibrio tra l’agro e il dolce. A differenza del mandarino, gli spicchi della clementina sono quasi completamente privi di semi. Molto profumati e dolciastri le clementine vengono consumate fresche o utilizzate per la preparazione di sciroppi, succhi, marmellate e in molte ricette di pasticceria nella preparazioe di torte e crostate e per ottenere gelati sorbetti e gelatine.
Per quanto riguarda le proprietà organolettiche le clementine sono ricche di vitamine C , utili a rafforzare il sistema immunitario contro i malanni stagionali, come aiuto a prevenire patologie cardiovascolari e nel processo di disintossicazione dell’organismo da sostanze nocive accumulate nel tempo. Inoltre contengono vitamina A o retinolo, che ha un’importanza fondamentale per la nostra vista poiché insieme ai carotenoidi, fa parte dei componenti della rodopsina, la sostanza presente sulla retina che dà all’occhio la sensibilità alla luce.
La vitamina A è utile per lo sviluppo delle ossa e per il loro rafforzamento nel tempo, per la crescita dei denti e si distingue per la sua capacità di fornire una risposta immunitaria al nostro organismo. Recenti scoperte scientifiche hanno dimostrato che la vitamina A ha anche capacità antitumorali.
Il mandarino appartiene alla famiglia delle rutacee e tra tutti gli agrumi è quello più dolce a causa del suo elevato contenuto zuccherino. È un frutto tipico delle stagioni invernali, cominciano infatti a comparire sui campi verso Dicembre protraendosi fino al mese di Marzo. Si presentano sotto forma di succosi piccoli spicchi, con una polpa color arancio e dalla buccia sottile, di facile rimozione e profumatissima. Generalmente i mandarini vengono consumati freschi ma sono anche molto apprezzati quando vengono gustati sotto forma di confetture, sfiziosissime e dal caratteristico sapore agrumato, vivace e molto dolce.
Quanto a nutrienti il mandarino è posizionato ai vertici, trattandosi di un agrume è infatti ricchissimo di vitamine C eccezionale nella prevenzione delle malattie da raffreddamento, vitamine A o retinolo: possiede un’importanza fondamentale per la nostra vista, vitamine del gruppo P, di solito concentrate in tutta la frutta e la verdura famose poichè potrebbero proteggere il cervello e migliorarne le performance intellettuali, minerali tra cui magnesio, potassio, calcio, ferro e “bromo” una sostanza nota per favorire il rilassamento ed il sonno. Si tratta quindi di un frutto molto nutriente, facilmente digeribile e considerato adatto a propria volta a favorire la digestione.
il Mandarino trova le proprie origini in Cina e coltivato per diverse migliaia di anni. La prima citazione in letteratura risale al XXI secolo a.C. ne “Il tributo di Yu”, in cui si narra che i frutti di mandarino, pomelo e arancio amaro venivano portati in dono all’imperatore.
Nel 1805 furono introdotti in Inghilterra da Canton per mano di Sir Abram Hune per poi arrivare a Malta e in Sicilia nel 1810 . Nel 1840 esistevano già impianti di mandarino attorno alla splendida pianura su cui si adagia la città di Palermo. Successivamente il mandarino si diffuse in tutto il mediterraneo e nel resto del mondo.
Il primo a parlare del limone fu Teofrasto, filosofo e scienziato greco, nel 310 a.C., nella sua celebre opera di botanica “La Storia delle piante”. Il Limone proviene dall’Oriente, è un ibrido antico, probabilmente deriva dal pomelo e dal cedro. Nell’antichità veniva considerato una sorta di panacea per tutti i mali. Introdotto in Europa dagli Antichi Romani; coltivato in Italia principalmente in Sicilia, dove arriva grazie alla rivoluzione agraria prodotta dagli Arabi già dal IX secolo.
Il Citrus limon, fa parte della famiglia delle rutacee. L’albero del limone può raggiungere altezze fino a 6 metri. Il limone è composto da una buccia gialla più o meno ruvida, ricca di olio essenziale, separata dalla polpa da uno strato bianco spugnoso detto albedo; la polpa è divisa in 8-10 spicchi, aspra e succosa contenente semi duri e biancastri. Tra le varietà più coltivate ricordiamo il “Femminello“.
Il Femminello copre il 75 % della produzione siciliana con 3 raccolti durante l’anno. Fiorisce più volte l’anno, dando vita a frutti con caratteristiche differenti, la fioritura principale è quella primaverile, che è responsabile della produzione dei limoni invernali. Periodi di raccolta: Primofiore/invernale: novembre-aprile – Bianchetto /primaverile: aprile-giugno – verdello/estivo: giugno-settembre.
Il Limone di Siracusa IGP è un agrume della specie botanica Citrus limon L. Burm, cultivar Femminello e suoi cloni, nelle tipologie: Primofiore, Bianchetto o Maiolino (o limone primaverile), Verdello (o limone d’estate).
I sesti di impianto devono avere una densità massima di 400-500 piante per ettaro o di 850 unità nel caso di sesti dinamici. Gli impianti possono essere curati con metodo convenzionale, integrato oppure biologico. Tutte le operazioni colturali vanno eseguite in modo tale che si mantenga il giusto equilibrio e sviluppo della pianta, che deve sempre essere soggetta ad una corretta aerazione ed esposizione al sole. La raccolta dei frutti è manuale ed è effettuata, direttamente dalla pianta, con l’ausilio di forbicine per il taglio del peduncolo e si esegue in periodi diversi: a partire dal primo ottobre il Primofiore; dal primo aprile per il Bianchetto o Maiolino; dal primo giugno per il Verdello.
Il Limone di Siracusa IGP presenta caratteristiche differenti a seconda della tipologia. Il Primofiore infatti ha pezzatura medio-grande, forma ellittica, buccia e polpa di colore variabile dal verde chiaro al giallo-citrino e succo giallo citrino. Il Bianchetto o Maiolino ha pezzatura grande, si presenta ellittico od ovoidale, buccia giallo chiaro, polpa gialla e succo giallo-citrino. Il Verdello, medio-grande, ha forma ellittico-sferoidale, buccia colore verde chiaro, mentre succo e polpa sono giallo-citrino.
La zona di produzione del Limone di Siracusa IGP comprende tutto o parte del territorio amministrativo di 10 comuni situati entro 10 km dalla costa e non oltre i 210 metri s.l.m.: Siracusa, Avola, Melilli, Noto, Priolo Gargallo, Floridia, Solarino, Augusta, Sortino e Rosolini in provincia di Siracusa, nella regione Sicilia.
La pianta del limone arriva a Siracusa duemila anni fa dalla Birmania, trovando le condizioni ideali per il suo sviluppo: terreni fertili, riserve d’acqua, clima temperato, vicinanza del mare. A partire dal XVII secolo il limone inizia a essere coltivato in maniera intensiva dai Padri Gesuiti, esperti coltivatori, divenendo ben presto una delle principali fonti di sostentamento del siracusano, attraverso la progressiva creazione di aziende dedite alla lavorazione del limone per ricavare l’agrocotto, il citrato di calcio e l’acido citrico, commercializzati soprattutto negli Stati Uniti e in Inghilterra. Ancora oggi, il limone rappresenta il fiore all’occhiello dell’economia siracusana.
Il Limone di Siracusa IGP va conservato in frigorifero o in luogo fresco e asciutto. La temperatura ideale di conservazione va da 6 a 12°C. Le caratteristiche del succo (come la resa, il contenuto di vitamina C e di acido citrico) nonché le peculiarità dei suoi oli essenziali (ricchi di aldeidi quali il nerale e il geraniale) rendono il Limone di Siracusa IGP un ingrediente essenziale in qualsiasi ricetta. Ideale il suo impiego nei dolci, la sua versatilità in cucina lo rende perfetto per esaltare il gusto delicato del pesce, ammorbidire la carne, rinfrescare le insalate, insaporire le verdure o aromatizzare una salsa. Ottimo il suo utilizzo nella preparazione degli “arancinetti al Limone di Siracusa IGP e zafferano”, tipica pietanza siciliana.
Il prodotto è immesso in commercio come Limone di Siracusa IGP nelle tipologie Primofiore, Bianchetto o Verdello, sia allo stato fresco, nelle categorie Extra e Prima nei calibri 3, 4 e 5, sia per la trasformazione, anche con categorie, classi di calibro, colore della buccia, peso e pezzatura differenti. Allo stato fresco, può essere commercializzato sfuso oppure confezionato in idonei contenitori di cartone, legno, plastica oppure in reti e borse con banda plastica attaccata alla rete. Ogni imballaggio, ogni confezione deve riportare il logo Limone di Siracusa IGP.
Il Limone di Siracusa IGP si distingue dagli altri per l’elevata succosità, la ricchezza di ghiandole oleifere nella buccia e l’alta qualità degli oli essenziali. È inoltre un ottimo dissetante, aromatico, ricchissimo di vitamina C e di sali minerali.
Gli agrumi siciliani possono essere considerati, per molti motivi, l’oro dell’isola. Un toccasana per la nostra salute. Frutti sani, gustosi e genuini da assaporare tranquillamente in mille modi in qualsiasi momento della giornata. Sikanfood per la sua vendita online di Agrumi di Sicilia, ha selezionato le migliori aziende agricole del versante sud-orientale dell’isola, dove i giardini di agrumi sono più rigogliosi e ricchi di frutti saporiti e profumati.
L’offerta di agrumi siciliani di Sikanfood è stagionale e non dura tutto l’anno, perché si è deciso di proporre ai nostri ospiti frutti genuini appena raccolti, permettendo ai nostri clienti di gustare agrumi ricchi, preziosi, sopraffini e del tutto naturali. Le campagne di raccolta degli agrumi infatti iniziano nella seconda metà di ottobre con la raccolta delle Clementine e si protrae per tutto l’inverno fino agli inizi di maggio quando si raccolgono i limoni Verdelli.
Gli agrumi siciliani riescono ad essere prelibati e preferiti da grandi e piccini, sia per il loro particolare gusto, sia per le molte proprietà organolettiche che permettono di seguire una dieta sana e genuina. Gioia e delizia di cuoche, chef e bartender, che con gli agrumi siciliani, uniti alla loro fantasia, possono offrire ai propri ospiti pietanze e cocktail gustosi e profumati. Sikanfood è specializzata nella vendita online del limone di Siracusa IGP, frutto appartenente alla cultivar femminello; dell’arancia rossa IGP Tarocco nelle sue molteplici varietà, tipiche del siracusano; I Mandaranci o Clementine, ibrido fra mandarino e arancia amara, e i prelibati mandarini dei giardini del siracusano.
Sikanfood con la sua vendita online di Agrumi siracusani è in grado di offrire frutti del tutto naturali, di stagione, affinchè si mantengano nel prodotto tutte quelle caratteristiche organolettiche che fanno degli agrumi siciliani l’oro della Sicilia.
Davide Scalora, Sikanfood
Fonti:
www.distrettoagrumidisicilia.it
www.tutelaaranciarossa.it/consorzio/